L’Inter ha scelto la casa del futuro: San Siro

Pubblicato il 11 Marzo 2015 alle 17:11 Autore: Lorenzo Stella

Da tempo si parla di un possibile nuovo stadio del Milan ed i progetti sono già avviati. In molti si sono chiesti quale sarà il futuro dello Stadio Meazza, o San Siro che dir si voglia, visto che anche Thohir aveva tentato di progettare una nuova casa per i campioni nerazzurri. Probabilmente, bruciato sul tempo, il patron dell’Inter è tornato sui suoi passi ed ha intenzione di acquistare i diritti di superficie del Meazza dal comune di Milano

Quando il Milan traslocherà…

Ovviamente i tempi per vedere un San Siro del tutto nerazzurro sono lunghi e dipendono al 100% dall’approvazione del progetto del nuovo stadio del Milan: certezze si potranno avere solamente dopo il 30 marzo, quando la Fondazione Fiera Milano deciderà quale progetto sposare. In ogni caso il nuovo stadio del diavolo non sarà pronto fino al 2020 – le previsioni più ottimistiche dicono 2018 – e solo allora l’Inter potrà procedere. Non sono da sottovalutare le beghe burocratiche e l’aspetto economico dell’ambizioso progetto di Thohir. L’amministrazione interista gradirebbe la proprietà dello stadio, non solo l’affitto, ma il comune di Milano ha ribadito più volte, durante i numerosi incontri fra il presidente dell’Inter e Pisapia, di non essere interessato alla cessione secca dell’impianto sportivo. Le problematiche e le lungaggini burocratiche, in tal caso, sarebbero infinite e probabilmente inutili visto che il bilancio dell’Inter, difficilmente, sarebbe in grado di sostenere una simile spesa. La soluzione che fa contenti tutti è la cessione dei diritti di superficie per 99 anni come è stato fatto dal Comune di Torino con la Juventus per la costruzione della nuova casa juventina. La soluzione accontenta tutti: l’Inter potrebbe disporre a suo piacimento del Meazza e il Comune incamera soldi pur tornando ad essere proprietario dello Stadio dopo 99 anni.

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L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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