Nibali che errore, espulso dalla Vuelta

Pubblicato il 24 Agosto 2015 alle 07:21 Autore: Stelio Pagnotta

Dopo i patemi del Tour de France prosegue l’anno nero di Vincenzo Nibali; quanto accaduto nella seconda tappa della Vuelta ha però dell’incredibile.

Il ciclista siciliano rimasto attardato a causa di una caduta a 30 km dal traguardo si è fatto trainare per circa 200 metri dalla propria ammiraglia nel tentativo di rientrare in gruppo. Nibali che aveva comunque chiuso la tappa con un ritardo di 1’ 38’’ dal vincitore Chaves è stato pizzicato dalle immagini tv attaccato all’automobile Astana.

In serata poi la durissima decisione presa dalla giuria : Nibali fuori dalla Vuelta. “Le immagini erano evidenti, lenibali_vuelta avete viste anche voi (..) Non potevamo fare altro” ha dichiarato Bruno Valcic presidente dei commissari. Insieme a Vincenzo è stato espulso anche il ds Alexander Shefer alla guida dell’auto dell’Astana. Il team resterà due giorni con una sola macchina, quella guidata da Zanini – l’altro ds Astana – che aveva chiesto ai giudici clemenza e l’applicazione della sanzione massima (10 minuti di ritardo) lasciando però Nibali in corsa.

Sempre in serata il campione italiano ha deciso di esprimere il proprio pensiero sull’accaduto attraverso un lungo post sulla sua pagina ufficiale di facebook con cui ha chiesto scusa a tutti.

Nibali via dall’Astana

Una scelta difficile da comprendere quella di Nibali nata molto probabilmente anche dal caos che regna nel team Astana da mesi finito anche nella bufera del doping; Vincenzo dopo il Tour vive praticamente da separato in casa, scaricato da Alexadre Vinokuorv deciso a puntare forte su Landa ed Aru sin dal prossimo anno. Il ciclista siciliano ha ancora un anno di contratto a 4 milioni di euro – cifra davvero importante –  ma l’idea di rescindere anticipatamente e cambiare aria potrebbe fargli soltanto bene  rilanciandolo dopo un anno davvero da dimenticare. Uno come lui non farebbe certo fatica a trovare una nuova squadra che lo ponga al centro del progetto come merita chi in carriera ha saputo vincere – praticamente – tutto.

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
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