Dai samurai di Mihajlovic all’Iphone di Sarri, altro che frasi fatte.

Pubblicato il 31 Agosto 2015 alle 11:28 Autore: Stelio Pagnotta

Raccontare il calcio soprattutto per gli addetti ai lavori è cosa tutt’altro che semplice. Ecco perché spesso capita di imbattersi in frasi fatte  – trite e ritrite – che fanno venire l’orticaria alla maggior parte dei tifosi.

La seconda giornata di Serie A però deve aver deluso – o sorpreso – chi si aspettava questa infinità di dichiarazioni sentite e risentite.  Saranno state le temperature dell’ultima – afosa – domenica di agosto e l’atmosfera rilassata di mihajlovic-napolifine estate  a spingere allenatori, giocatori e giornalisti a lasciarsi andare? Può darsi perchè stando a Caressa – al commento di Roma-Juventus ieri nella capitale ad ora di pranzo c’erano 45 gradi. Dello stesso avviso l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri, perché 200 km – su per giù – più a sud di Roma sembrava addirittura di essere a Panama. Magari qualcuno avrebbe preferito essere ancora al mare, non però Floro Flores che dopo aver realizzato il gol in Bologna-Sassuolo si è lasciato andare ad un napoletanissimo “Nun me fa iucà” ( non mi fa giocare ndr ) al posto del più classico “sono a disposizione del Mister“. Chissà se Di Francesco avrà capito il messaggio. Sarri forse avrebbe potuto dargli una mano.

Il caldo poi  si sa, stanca. Ecco perchè Mancini – che ha una certa età , come ha detto ai microfoni di Sky Sport – e Allegri non vedono l’ora che passi questo 31 agosto e che chiuda il mercato. L’unico a mantenere una certa lucidità è stato Pjanic che nel commentare la sua magistrale punizione ha detto “ho la distanza in mente e il tiro in memoria“.

Non è invece dipeso dal caldo il mancato impiego di Honda in Milan-Empoli. Mihajlovic, tecnico del Milan, in conferenza stampa aveva detto “Penso che Honda giocherà, se non gli succede qualcosa stanotte, se non viene qualche allegrisamurai o ninja stanotte a svegliarlo”. Il giapponese in campo sabato sera non si è visto, quindi chissà. E chissà se Paulo Sousa riproverà a fare l’omelette ( “Dobbiamo fare l’omelette con le uova che abbiamo” – sul mercato della Fiorentina – ) perché ieri sera a Torino più che altro è venuta fuori una bella frittata.

Però come ha detto Sarri – sul suo arrivo a Napoli – si deve essere pronti al cambiamento “È come passare dall’Iphone al Samsung, c’è chi ci mette un giorno o chi lo butta perché non ci capisce un cazzo. Io avevo l’iPhone e ora ho il Samsung, a dimostrazione che ho la mente aperta”. Quindi anche la frittata può andar bene , basta vedere i lati positivi delle cose come ha fatto Allegri che nonostante il rammarico per la sconfitta della Juventus un motivo per sorridere l’ha trovato “Sui calci d’angolo almeno siamo diventati molto pericolosi, l’anno scorso abbiamo fatto pochi gol” ha detto.

 

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
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