Premier League, regina delle spese ma anche degli sprechi

Pubblicato il 11 Settembre 2015 alle 12:46 Autore: Stelio Pagnotta

Ieri – con grande orgoglio per noi italiani – Matteo Darmian è stato nominato dai tifosi del Manchester United “giocatore del mese” (di agosto), un riconoscimento importante per il terzino che in Premier League ha avuto immediatamente un ottimo impatto.

Finalmente 18 milioni spesi bene” avranno pensato dalle parti dell’Old Trafford. Si, perché se la Premier League questa estate è stato il campionato più “spendaccione” con quasi 1,2 miliardi di euro spesi dalle venti squadre della massima serie inglese, c’è anche un altro dato molto interessante: la Premier è anche la lega più sprecona con quasi 650 milioni di Euro spesi in giocatori utilizzati poco o niente negli ultimi tre anni.

jovetic-premier leagueA contendersi la testa della classifica naturalmente le big, partendo dal derby di Manchester. Se infatti i Red Devils hanno speso quasi 70 milioni di euro per accaparrarsi Kagawa,Rojo e Fellaini – finito ai margini con l’arrivo di Van Gaal – sull’altra sponda di Manchester non sono stati da meno: 75 i milioni spesi tra Jovetic, Nastasic, Rodwell e Javi Garcia ai quali devono sommarsi gli 8 versati al Malaga per Willy Caballero.

Entrano poi in classifica anche il Chelsea con Cuadrado , Filipe Luis (rispettivamente rispediti in Italia e Spagna) Remy e Moses per un totale di oltre 80 milioni di Euro e il Liverpool anche grazie ai nostri Balotelli (20 milioni di euro) e Borini (quasi 15). Più attenta invece l’Arsenal anche se i 20 milioni spesi per Chambers e i 13 per Podolski non sono sembrati investimenti lungimiranti.

Non vanno dimenticate poi le spese di squadre meno blasonate come il Totthenam o il Southampton che negli ultimi anni hanno comprato molto con l’obiettivo di provare a “diventare grandi”. Da Soldado a Osvaldo, da Lamela a Gaston Ramirez sono stati tanti gli acquisti – a peso d’oro – che non sono riusciti ad affermarsi in Premier League.

Investimenti quindi, poco redditizi che dimostrano come non sempre spendere tanto significhi spendere bene.

 

 

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
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