Calcioscommesse, Gervasoni: “Così truccavo le partite”

Pubblicato il 11 Ottobre 2015 alle 10:32 Autore: Stelio Pagnotta

Questa sera Carlo Gervasoni –  ex calciatore italiano radiato per calcioscommesse – sarà ospite della trasmissione Open Space di Nadia Toffa per raccontare tutti i dettagli delle partite combinate.

Il difensore, dopo l’esordio in C1 con il Como nel 1999, ha giocato in serie B con Verona, Bari, Albinoleffe, Mantova e Piacenza. Nel 2011 è finito sotto inchiesta per il calcioscommesse, accusato di aver combinato il risultato di Piacenza Atalanta finita 3 a 0 e nell’agosto dello stesso anni è stato squalificato per 5 anni dall’attività agonistica. Arrestato il 19 dicembre insieme ad altri 16 indagati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva, Il 9 febbraio 2015 la procura di Cremona ha formulato per lui l’accusa definitiva di associazione a delinqueregervasoni 2.

Per le telefonate ai giocatori delle altre squadre con le quali organizzava i risultati delle partite, utilizzava una SIM acquistata dallo zingaro Ilievski con documenti falsi intestati a Valentin Dimitrov.

Ecco – stando a quanto riporta tuttomercatoweb – un piccolo estratto di quelle che saranno le dichiarazioni di Gervasoni: “Ho truccato una dozzina di partite dove ero io in campo, poi ho cercato di combinarne altre dove non giocavo. Dare un numero esatto dei calciatori che ho contattato per le combine è complicato perché c’è ancora un processo, ma più o meno sono riuscito a contattarne una sessantina. Su questi sessanta solo due hanno detto no, un italiano e uno straniero. Mi sono accorto che era più complicato convincere lo straniero a truccare la partita. Gli italiani si ponevano problemi all’inizio, poi quando avevano la mazzetta prima della gara, erano più facilitati (..)Non dormivo tranquillo, ma con un’adrenalina positiva, non sono ipocrita, sono pentito, ho sbagliato ma se l’ho fatto è perché fondamentalmente mi andava bene il fatto che in così breve tempo portavo a casa così tanti soldi”

Come si combina una partita “La struttura portante di una squadra è fondamentale, ovviamente se si ha il portiere si parte avvantaggiati, poi se hai l’attaccante e un difensore è molto più facile. Se ho dei dubbi guardando le partite adesso? Sì, adesso le guardo con occhi diversi. Ho deciso di parlare per togliermi un peso, ma sono sincero, se non mi avessero beccato con le intercettazioni sarei andato avanti”.

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
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