Dalla Federcalcio Francese: “Grande preoccupazione per Euro 2016”

Pubblicato il 14 Novembre 2015 alle 12:05 Autore: Stelio Pagnotta

Dei caffè, un auditorium musicale e un campo di calcio: questi gli obiettivi degli attentati terroristici che la scorsa notte hanno sconvolto Parigi, bersagli considerati non ‘sensibili’, luoghi frequentati da gente comune. E’ – forse – anche per questo che quello che è accaduto spaventa ancora di più.

Così questa mattina anche il mondo del calcio – dopo quanto successo allo Stade de France – si è svegliato in un pantano di dubbi, incertezze e paure soprattutto in vista dei prossimi, imminenti, Campionati Europei che avranno luogo proprio in Francia a partire dal 10 giugno.

La Federcalcio Francese ha cancellato tutti gli eventi sportivi del week end e l’amichevole di martedì con l’Inghilterra, che si sarebbe dovuta giocare a Wembley. Così lo sport francese ha reagito alla tragedia che ha colpito Parigi senza nascondere la grande preoccupazione in vista di Euro 2016. Il presidente della Federazione Noel Le Graet infatti in un’intervista all’Equipe ha ammesso tutte le proprie paure: “C’era grande preoccupazione per Euro 2016, adesso ovviamente è ancora più grande. Il mio pensiero va a tutte le famiglie“, ha detto.

Dopo l’assalto alla redazione di Charlie Hebdo dello scorso gennaio, Euro 2016 era già stato considerato come un obiettivo sensibile ed era stato previsto uno specifico piano di sicurezza con la Uefa in vista della manifestazione. “Già dall’inizio sapevamo che la sicurezza sarebbe stata la chiave del successo del torneo. Quello che è cambiato è l’aumento del rischio terroristico rispetto ad altri potenziali rischi. Non è più teorico, ma reale” – aveva dichiarato Jacque Lambert, presidente di Euro 2016 SAS – in quell’occasione.

Proprio la Uefa dal canto suo, nel messaggio di sostegno rivolto a Parigi e ai suoi cittadini, non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla manifestazione, il cui svolgimento comunque non sembra assolutamente a rischio.

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
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