Arti marziali, il brutale McGregor sfida Nate Diaz

Pubblicato il 5 Marzo 2016 alle 13:10 Autore: Felice Tommasino

Appassionati di arti marziali, è la vostra notte. Ma potrebbe essere anche la notte di chi, appassionato di arti marziali, vorrebbe diventarlo. Conor McGregor, dopo aver conquistato la cintura dei pesi piuma UFC, battendo il campionissimo Jose Aldo in soli 13 secondi (e con un solo pugno), è pronto ad alzare l’asticella. L’obiettivo dichiarato è quello di conquistare tre cinture in differenti categorie di peso: piuma, leggeri e welter.

 

McGregor mette KO Jose Aldo in 13 secondi, il video.

 

Il campione del mondo dei pesi leggeri, Rafael dos Anjos, si è infortunato ed è stato costretto a dare buca allo sfidante McGregor. Ma l’impresa di quest’ultimo non può attendere. Stanotte, combatterà per approdare nella categoria welter. Ad attenderlo, lo statunitense Nate Diaz. Nessuna cintura in palio, ma il test sarà comunque importantissimo per chiarire, al pubblico e a sé stesso, di che pasta è fatto McGregor.

La potente struttura fisica di McGregor lo rende, da sempre, il più grosso dei pesi piuma. Per la sfida contro Nate Diaz, ha comunque dovuto metter su 10 kg per rientrare nei 77 kg di peso. I due proveranno a mettersi in difficoltà anche dal punto di vista mentale: entrambi sono infatti soliti aggredire il proprio avversario anche verbalmente prima dello scontro fisico. McGregor e Diaz sono maestri del trash talking e della mental warfare: anche il pre-match si annuncia imperdibile.

 

McGregor mette KO Chad Mendes, il video.

[UFC] Conor McGregor mette KO Chad Mendes

McGregor è abile nell’incassare colpi ed è sicurissimo dei propri mezzi. Le due vittorie, contro Chad Mendes prima e Jose Aldo dopo, entrambe per KO, sarebbero state altrimenti impensabili. I bookmaker lo danno per favorito. Non ci resta che attendere le 4 di stanotte. L’appuntamento è su Fox Sports HD, canale 204 di Sky.

 

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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