WhatsApp: messaggi che si autodistruggono, come funzionano

Pubblicato il 3 Ottobre 2019 alle 15:04 Autore: Francesco Somma
WhatsApp: messaggi che si autodistruggono, come funzionano

Sull’app di messaggistica più famosa del mondo arriva una nuova funzionalità, quella dell’autodistruzione dei messaggi. Questa funzione è presente già da tempo su Telegram, competitor di WhatsApp. La sperimentazione è al via, si partirà dalle chat di gruppo e ci saranno due timer selezionabili, l’autodistruzione dopo 5 secondi e quella dopo 1 ora. L’opzione potrebbe diventare realtà al prossimo aggiornamento. Vediamo tutti i dettagli.

WhatsApp: come si autodistruggono i messaggi, il funzionamento

È molto semplice spiegare come avverrà l’autodistruzione del messaggio e come si può eseguire. Allora, secondo il sito Wabetainfo ci sarà una schermata, simile a quella dell’opzione “elimina per me” o “elimina per tutti”. La schermata dovrebbe riportare le due opzioni, 5 secondi o 1 ora, per la distruzione automatica del messaggio. Ci si viene da chiedere se sarà possibile eliminare, non solo messaggi, ma anche foto o video. Disappearing Messages, sarebbe l’attuale nome dell’opzione, letteralmente: messaggi che svaniscono. Questa funzionalità potrebbe ridare il via all’invio di foto compromettenti e riservate con la possibilità di poterle vedere svanite entro poco tempo.

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WhatsApp: la funzione che strizza l’occhio alla privacy

Il team dell’applicazione lo aveva annunciato da tempo. Il cambio di rotta è finalmente arrivato, ovvero: più privacy per gli utenti. All’inizio però, come abbiamo già detto, la funzione rimarrà nelle impostazioni e in capo alle chat di gruppo, per vederla nelle chat singole e magari con qualche opzione in più sugli intervalli di tempo, si dovrà aspettare un altro po’. Senz’altro però, questo, è un notevole passo in avanti. D’altronde una risposta agli utenti andava sicuramente data, dai forum di discussione si evinceva che sempre di più scaricavano anche Telegram per poter avere conversazioni più riservate e inviare contenuti sentendosi “più protetti”.

Francesco Somma

L'autore: Francesco Somma

Classe 1994, laureato in SPRI e attuale studente di Politiche per lo Sviluppo e Cooperazione Internazionale all'UniSA. Credo nel potere delle parole e nella politica come strumento per migliorare il mondo.
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