Come cambia il Milan con Pioli: i possibili scenari di formazione

Pubblicato il 11 Ottobre 2019 alle 08:00 Autore: Matteo Andrea Fabbricatore
Come cambia il Milan con Pioli: i possibili scenari di formazione

L’avvento di Stefano Pioli sulla panchina del Milan dovrà portare numerosi cambiamenti alla causa rossonera. Questo visto il tragico ed inaspettato rendimento della squadra sotto la guida di Giampaolo, esonerato dopo appena 7 giornate, nelle quali aveva ottenuto la pochezza di 9 punti sui 21 disponibili. Un inizio troppo brutto per essere vero: sarà Pioli l’uomo giusto per risollevare le sorti del Milan? Solo il tempo darà una risposta ad un ambiente ormai stanco di non abitare più ai piani alti del calcio italiano.

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Pioli ripartirà dal suo marchio di fabbrica: il 4-3-3

Come confermato dallo stesso tecnico nella conferenza stampa di presentazione, il 4-3-3 sarà lo schema tattico di partenza di questo “nuovo” Milan, lo stesso adottato da Pioli nelle sue ultime due esperienze in Serie A, rispettivamente all’Inter e alla Fiorentina. Una scelta quasi obbligata, visto l’esperimento fallito del rombo di centrocampo con Suso vertice alto.

Cambi in vista in ogni reparto: Pioli dovrà dare un’identità

La difesa è il reparto dove ci sono meno dubbi in assoluto, nonché quello che preoccupa meno. A parte la disfatta casalinga contro la Fiorentina, i rossoneri hanno concesso poco agli avversari sin qui affrontati in campionato: la certezza è Gigio Donnarumma tra i pali, con una linea a quattro composta da Calabria a destra, la coppia Romagnoli – Musacchio in mezzo con Theo Hernandez (in questo momento avanti nelle gerarchie rispetto a Rodriguez) a sinistra.

Occhio però alla mina vagante Caldara, tornato regolarmente ad allenarsi e voglioso di riprendersi tutto quello che gli infortuni gli hanno tolto in questo anno e mezzo. A centrocampo si punta sulla qualità: Paquetà e Bennacer dovranno essere dei punti fermi di questo Milan e di quello che verrà, sul centro – destra sembra difficile che Pioli rinunci alla corsa e ai muscoli di Kessié.

Sos attacco: il nuovo mister riuscirà a rivitalizzare Piatek & co?

Piatek e la maledizione del numero 9: prime 7 partite da incubo, solo 2 gol su rigore, 1 panchina e 2 sostituzioni pesanti, un bottino misero per un giocatore che soltanto 6 mesi fa sembrava in rampa di lancio. Pioli, nelle sue squadre vuole attaccanti che sappiano anche mettersi a disposizione della squadra allargandosi, quando serve, per facilitare gli inserimenti dei compagni. Ma ciò che viene chiesto in primis al polacco è “il gol: riuscirà Pioli a rivitalizzarlo?

Suso è un giocatore di grandissima qualità e va messo nelle condizioni per esprimersi al meglio“, parola di Pioli. Lo spagnolo, apparso in netta difficoltà in questo inizio di stagione, verrà riportato sull’esterno, dove è in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica.

L’ala sinistra di questo tridente non potrà che essere Rafael Leao: l’ex tecnico della Fiorentina starebbe pensando ad un ruolo “alla Chiesa” per il giovane brasiliano, abile ad unire esplosività fisica ad una buona dose di tecnica. Il Milan dovrà ripartire anche e soprattutto da lui.

L'autore: Matteo Andrea Fabbricatore

Studente universitario, con la grande passione della scrittura e del calcio, in tutte le sue sfaccettature. Il mio sogno? Quello di riuscire a trasmettere agli altri la mia stessa passione
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