Sam Bennett ancora diviso tra Deceuninck Quick-Step e Bora Hansgrohe

Pubblicato il 23 Ottobre 2019 alle 16:19 Autore: Lorenzo Annis
Sam Bennett ancora diviso tra Deceuninck Quick-Step e Bora Hansgrohe

È tra i tanti corridori che hanno (o avevano) il contratto in scadenza nel 2019 e il suo è diventato ufficialmente un caso spinoso. Stiamo parlando di Sam Bennett, velocista irlandese che non sa ancora in quale squadra sarà il suo futuro. Il classe ’90 infatti è contesto tra la Deceuninck Quick-Step e la Bora Hansgrohe, quest’ultimo suo attuale team. Andiamo a capire il motivo di questa situazione.

LEGGI ANCHE: Da Roglic a Bernal: la nostra top 5 della stagione ciclistica 2019

Il caso Sam Bennett

Finito indietro nelle gerarchie della Bora complici le pesanti presenze di Peter Sagan e Pascal Ackermann, Bennett già da mesi è dato molto vicino alla Deceuninck. La squadra belga perderà Elia Viviani, passato ufficialmente alla Cofidis e dunque necessita di un velocista di primo livello e di esperienza da inserire nel suo roster.

La Bora Hansgrohe parla di un’opzione di rinnovo per un’altra stagione presente nel contratto dell’irlandese che vorrebbe esercitare in modo tale da non perderlo in vista della stagione 2020. E qui si è arrivati dunque ad una situazione di forte stallo. Ad intervenire sarà l’UCI, che prossimamente effettuerà tutte le verifiche del caso per capire se quest’opzione sia effettivamente valida. Ma nel frattempo è stata la squadra tedesca a tentare di trovare un accordo con la Deceuninck, ma senza successo.

LEGGI ANCHE: Da Kwiatkowski a Lopez: la flop 5 della stagione ciclistica 2019

Il fallito scambio con Hodeg

La Bora ha proposto uno scambio con Alvaro Hodeg, giovane velocista colombiano in forza alla Quick-Step, la quale ha però rifiutato fermamente quest’ipotesi. A confermarlo è stato il capo Patrick Lefevre, che a cyclingnews ha dichiarato:Non hanno trovato un accordo tra loro e mi hanno fatto una proposta, ma non l’ho accettata. Io sono parte terza nella questione e aspetto di vedere l’evoluzione. Volevano scambiare corridori, ma ho rifiutato. Non faccio commercio di bestiame. Non ho il coraggio di andare da un ragazzo di 23 anni e dirgli che ho novità e che deve andare in un’altra squadra l’anno prossimo. Anche perché non siamo una squadra di calcio, non possiamo vendere un corridore“.

L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
Tutti gli articoli di Lorenzo Annis →