Gmail a pagamento: costo, chi deve pagare e come evitare l’esborso

Pubblicato il 25 Ottobre 2019 alle 21:23 Autore: Giuseppe Spadaro
Gmail a pagamento: costo, chi deve pagare e come evitare l’esborso

Il servizio di posta elettronica di Google, gmail, è il più diffuso al mondo (qui un nostro articolo su come programmare le mail). Per avere una idea dei numeri si parla di circa 1,5 miliardi di utenti al mondo. Con il passare del tempo diminuisce sempre più la disponibilità di spazio per i singoli utenti ed alcuni servizi stanno andando incontro a delle limitazioni, se non diventano a pagamento.

Gmail a pagamento, gratis sino a 15 Gb per mail, foto e Google drive

Il successo del servizio di posta di Google, come sottolinea Il Post, è certamente derivato dal maggior spazio di archiviazione che Google ha offerto rispetto ai concorrenti. Infatti, dal 2013 Google dà la possibilità di utilizzare 15 Gigabyte che possono essere sfruttati per mail, foto e Google Drive. Dopo la soglia dei 15 Gb è necessario accedere ai servizi a pagamento. Con Google One è stato lanciato un servizio di archiviazione a pagamento. I costi? Google One offre un abbonamento annuale da 20 euro (100 GB) a 300 euro (30 TB).

Google è dunque passato da un modello completamente gratuito per l’utente, basato sugli introiti pubblicitari, ad un modello di servizi che dopo una certa soglia di gratuità diventano a pagamento. A proposito del cambio di strategia da parte di Google ci sono altri piccoli segnali che confermano la nuova direzione. Scrive sempre Il Post, “dopo la recente presentazione dei suoi nuovi Pixel 4, la società ha confermato che lo spazio su Google Foto per salvare le loro foto continuerà a essere illimitato (quindi non conteggiato nei 15 GB), ma che le immagini non saranno più salvate alla massima qualità come era invece avvenuto con i precedenti Pixel. Dallo scorso maggio gli acquirenti dei nuovi Chromebook, i computer che usano il sistema operativo Chrome OS di Google, ricevono 100 GB di spazio online gratuito solo per un anno, e non più per due come avveniva in passato”.

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I suggerimenti

Per cui chi vuole evitare di andare incontro ai costi previsti per i servizi di maggiore archiviazione offriamo suggerimenti utili a risparmiare spazio di archiviazione. Sono consigli semplici che possono risultare però molto utili: cancellare periodicamente le mail che riteniamo superflue; cancellare tutte le mail delle categorie “promozioni” e “social”; svuotare il cestino della mail. Eventualmente valutare la possibilità di attivare uno o più account Google per gestire i dati di Google Foto. Infine cestinare i documenti inutili da Google Drive.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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