L’Atlético Madrid torna alla vittoria: sprofonda l’Espanyol (3-1)

Pubblicato il 10 Novembre 2019 alle 18:38 Autore: Alessandro Faggiano
L’Atlético Madrid torna alla vittoria: sprofonda l’Espanyol (3-1)

La banda del cholo Simeone torna alla vittoria dopo una serie di prove opache e si riprende la terza posizione. Nonostante un ottimo atteggiamento dell’Espanyol (forse castigato eccessivamente dagli episodi nel corso di questa stagione), i ragazzi del tecnico argentino riescono a portare a casa una vittoria importante. Gli inserimenti dal primo minuto di Herrera e Vitolo sono fondamentali per creare gioco e affondare nella retroguardia catalana ben schierata ma colpevole di qualche blackout di troppo. Un ottimo Morata (6 gol nelle ultime 6 partite, uno per incontro) regala una vittoria decisiva per il morale della truppa biancorossa.

Le formazioni di Atlético Madrid – Espanyol

L’Atlético scende in campo con il solito 4-4-2 e con poche novità nell’11 iniziale. Saúl torna a rivestire il ruolo di terzino sinistro, posizione per lui non congeniale ma che ha adottato in molteplici occasioni. Al centro del campo, Hector Herrera e il machi Vitolo sono le principali novità. Il messicano non ha mai sfigurato nelle poche occasioni concesse da mister Simeone. Vitolo – tra i giocatori di più alto rendimento dell’Atlético – trova finalmente la sua occasione e proverà a creare occasioni da gol a partire dall’out di sinistra.

Dall’altro lato, l’Espanyol si schiera con un 5-3-2 guardingo. Gómez e Javi López si propongono in avanti e saranno tra i principali protagonisti del gioco dell’Espanyol. La compagine catalana guidata da Pablo Machín è chiamata a raccogliere punti importanti sul difficile campo dell’Atlético.

ATLÉTICO MADRID (4-4-2). Oblak; Saúl, Felipe, Hermoso, Trippier; Vitolo, Herrera, Thomás, Koke; Correa, Morata.

ESPANYOL: (5-3-2). López; López, Bernardo, Naldo; López, Roca, Sánchez, Victor, Darder; Wu Lei, Ferreyra.

Primo tempo con un Espanyol guardingo e Atlético disattento: un gol per parte nei primi 45 minuti

L’Atlético parte bene grazie alla batteria mancina composta da Saúl e Vitolo. I catalani cercano di impostare il match su ritmi bassi ma soffrono le accelerate dell’Atlético, che deve portare a casa i 3 punti per non perdere terreno dal gruppo di testa: Barcellona e Real Madrid sono tornate a correre grazie a prestazioni roboanti in quest’ultimo turno di Liga.

Nonostante l’Atlético si presenti, fin dalle prime battute, con una certa frequenza dalle parti di Diego López, l’Espanyol regge bene e non soffre grazie alla rocciosa cinquina difensiva. Il primo forcing dell’Atlético viene gestito bene dalla formazione ospite, ma soffre – e tanto – nei break. L’ariete della rojiblanca Álvaro Morata va vicino al gol in un paio di occasioni: prima, su assist di Correa dall’interno dell’area. Poi, con una rottura eccezionale di Koke che lancia il nuovo beniamino della tifoseria colchonera in verticale. Morata prova la finezza con l’esterno nell’1-contro-1 con López. Tentativo pregevole, ma il pallone si spegne di pochissimo a lato. Al 19esimo arriva l’ennesimo break dei padroni di casa che, grazie ad un centrocampo muscolare e al generoso contributo in fase di ripiego da parte degli attaccanti, riesce a creare rapidi capovolgimenti di fronte. Victor Vitolo riceve un buon pallone da Morata, il quale supera l’uomo e prova la conclusione. Il tiro è però fiacco ed è facile presa di López. Due minuti dopo arriva il primo squillo dell’Espanyol con Wu Lei: da un errore di Hermoso nasce la prima vera occasione per la squadra ospite. Wu Lei arriva al tiro dal limite dell’area, con una conclusione bella e potente. La sfera finisce di poco a lato ma primo brivido per i ragazzi di Simeone.

I ritmi si mantengono bassi ma l’Atlético spinge e cerca il vantaggio con maggior insistenza. Correa, Vitolo e Morata si dimostrano presenti in fase offensiva e uniscono quantità a qualità. L’Espanyol, dal canto suo, mantiene bene le posizioni e affida le sue speranze all’estro di Wu Lei. Nella seconda metà della prima frazione di gioco, la compagine catalana comincia a spingere e approfitta delle tante imprecisioni commesse dalla retroguardia rojiblanca. Proprio in un break dei biancoblu arriva il gol – davvero bello – del vantaggio ospite: Darder trova un destro a giro, d’esterno, che non lascia scampo a Oblak. L’Espanyol si porta in vantaggio e ammutolisce il Metropolitano. La squadra del cholo rischia di imbarcare sull’ennesimo svarione difensivo: Ferreyra si avventa sul pallone dal centro dell’area ma la retroguardia recupera in extremis. L’Espanyol, galvanizzato dal gol del vantaggio, prova a forzare l’errore dei padroni di casa che aspettano solo il duplice fischio per tornare negli spogliatoi e riassestarsi dal colpo inferto da Darder. Proprio quando ci si avvicina alla fine delle ostilità, Morata trova il jolly: pallonetto incredibile da posizione defilata e definizione, di testa, di Ángel Correa. L’arbitro chiede la revisione al VAR e dopo una breve consultazione arriva l’ok: è regolare. I padroni di casa pareggiano in extremis ed esplode – in differita – il boato del Metropolitano.

Reazione rabbiosa della rojiblanca che strappa i 3 punti e torna alla vittoria contro la penultima in classifica

Il secondo tempo si apre con un Atlético in palla, volitivo. Dopo appena 2 minuti Álvaro Morata scalda le mani di Diego López grazie ad una bella conclusione dai 15 metri. Sugli sviluppi del corner, possibile calcio di rigore per l’Atlético. L’arbitra revisa il VAR ma non c’è nulla. L’Atlético Madrid spinge e crea un gran numero di occasioni, sospinto dal calore del pubblico. I reparti si allungano e Correa e Vitolo salgono in cattedra. L’Espanyol si scompone e sull’ottimo break del centrocampo rojiblanco arriva il gol del vantaggio dell’Atlético: Morata viene imbeccato benissimo e di fronte al portiere non sbaglia, con un potente destro a giro che non lascia scampo a López. Rimonta compiuta e vantaggio per la rojiblanca al 58esimo minuto del secondo tempo. Il match è decisamente avvincente: l’Espanyol prova a tirar fuori gli artigli e va vicino al gol con Ferreyra dagli sviluppi di una punizione. Poi, ci prova Hector Herrera da fuori: un bolide che finisce di poco alto sopra la traversa. Simeone non cambia e continua con l’11 iniziale fin oltre il 70esimo. Una novità, considerando che il tecnico argentino, di norma, esaurisce i cambi nella prima metà della seconda frazione. Al 72′ arriva il terzo cambio per l’Espanyol, quando l’Atlético non ne ha ancora utilizzato nessuno. I catalani provano ad alzare la testa mentre la rojiblanca abbassa ritmi e baricentro. Il primo cambio per l’Atlético arriva al 73esimo, con Lemar dentro al posto di un ottimo Vitolo, ovazionato dal suo pubblico. All’80esimo esce il migliore in campo, Álvaro Morata: al suo posto entra Diego Costa. La partita si anima proprio nel finale e dopo l’uscita del nuovo beniamino del fondo Sur, con la reazione d’orgoglio, rabbiosa dell’Espanyol. I catalani si vedono annullare (giustamente) un gol per spinta su capitan Koke. Gli ospiti non demordono e continuano a pressare, costringendo l’Atlético alla fase difensiva. L’ultimo cambio operato da Simeone (ammonito pochi minuti prima per proteste) vede l’entrata di un centrocampista di quantità (Llorente) per il talentino argentino Ángel Correa. Modulo che cambia così al 4-5-1 per gli ultimi minuti di gioco e avente il solo Costa come terminale offensivo. L’arbitro assegna 6 minuti di recupero per via della lunga consulta al VAR a inizio della ripresa. Decisione giusta e che lascia ancora tempo all’Espanyol per sperare. Proprio per lo sbilanciamento dell’Espanyol, però, arriva il contropiede micidiale dei padroni di casa: Herrera serve benissimo Costa sulla corsa, che mette in mezzo un pallone d’oro sul quale si avventa il capitano biancorosso. Koke la piazza col destro e non lascia scampo a López: è 3-1 per i colchoneros. È il colpo del KO che stende i catalani, autori di una bella partita e che possono uscire a testa alta dal Metropolitano. La rimonta, di carattere, dell’Atlético, è compiuta: “cancellato” il pessimo risultato con il Bayer Leverkusen e rojiblanca che torna alla vittoria tra le mura domestiche.

L’Atlético Madrid si porta a 24 punti, in terza posizione in solitaria, superando la Real Sociedad (reduce da un pareggio) e in attesa del Sevilla. Il duo di testa composto da Barcellona e Real Madrid condivide la prima posizione, a un punto di distanza dai colchoneros. Proprio Barça e Real dovranno recuperare el Clásico nella seconda metà dicembre. Proprio l’1/12 l’Atlético ospiterà la principale compagine catalana al Metropolitano: una sfida che vale già tanto e pesa – come sempre, in queste occasioni – più di tre punti. L’Espanyol continua a vivere un difficile momento, navigando nelle parti basse della classifica e in piena zona retrocessione.

Simeone nel post-partita, felice con i miglioramenti della squadra

“Il pareggio allo scadere del primo tempo è stato decisivo per proseguire bene nella ripresa. Vitolo è un giocatore che quando è in forma può creare tanto. Quando è disponibile e gioca a questo livello, può dare sempre un contributo. Il cambio con Lemar è dettato da una questione di freschezza, di energie.

“Non dobbiamo cercare scuse nell’arbitraggio, mai. Oggi la squadra è stata più regolare, si continua a migliorare: Saúl ha fatto una partita eccellente, Koke ha giocato un ruolo tatticamente e tecnicamente incredibile. Sono contento con tutti, sul serio, questo è il cammino”.

Il tabellino di Atlético Madrid – Espanyol

GOL: Darder (38′), Correa (45′), Morata (68′), Koke (90’+1)

AMMONIZIONI Naldo (45’+4), Campuzano (64′), Saúl (60′), Thomás Partey (85′)

SOSTITUZIONI IN/OUT ATM. Lemar/Vitolo (75′), Costa/Morata (80′), Llorente/Correa (88′). ESP Didac Vila/Naldo (18′), Campuzano/Wu Lei (60′), Melendo/Sánchez (72′).

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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