Tour de France 2019, 14a tappa: Pinot e Alaphilippe domano il Tourmalet

Pubblicato il 20 Luglio 2019 alle 18:33 Autore: Cesare Fabrizi
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Tour de France 2019, 14a tappa: Pinot e Alaphilippe domano il Tourmalet

La Francia sogna. Mai dal 1985, anno dell’ultimo successo francese al Tour, i transalpini sono così vicini a riportare la Grande Boucle in patria. Thibaut Pinot ha vinto la tappa del Tourmalet, Alaphilippe è arrivato secondo, incrementando di fatto il proprio vantaggio su Geraint Thomas. Sognare per i “cugini” non è mai stato così lecito.

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Tour de France 2019, 14a tappa: Nibali in fuga

Appena iniziata la tappa, Vincenzo Nibali ha attaccato andando in cerca della vittoria. Lo hanno seguito Peter Sagan, alla ricerca di punti negli sprint intermedi per la maglia verde, Wellens e altri quattordici corridori. Il siciliano è sembrato palesare una condizione migliore rispetto ai giorni precedenti e si spera che almeno una tappa la possa vincere in questi giorni di Tour rimanenti.

La fuga però non ha preso il largo, grazie anche al lavoro della Movistar sul secondo GPM di giornata, il Col du Soulor. Su questo gran premio della montagna, il plotone ha iniziato a sgretolarsi e il primo nome eccellente a pagare l’andatura degli spagnoli è stato Romain Bardet: il francese dopo la tappa di oggi è uscito definitivamente di classifica, una vera delusione per lui che aveva incentrato tutta la stagione sul Tour de France. Il secondo a perdere terreno è stato invece Adam Yates, che poi rientrato in discesa.

Col du Tourmalet: la vittoria di Pinot

Rialzatosi Nibali, in avanscoperta sono rimasti solo Calmejane, Gesbert e Sicard. E qui è iniziato il Tourmalet. È stata questa la prima salita del Tour de France 2019 che arriva oltre i 2000 metri. Ce ne saranno altre sei.

L’azione del Team Movistar è stata continua, Adam Yates si è staccato ancora, e anche Daniel Martin è stato costretto a perdere contatto. Poi però è successo qualcosa che gli spagnoli non si aspettavano e che ha fatto saltare il loro piano: il capitano Nairo Quintana, si è staccato improvvisamente. Anche per lui si sono esaurite dunque le possibilità di vincere il Tour.

Quando la salita si è inerpicata, più uomini sono andati davanti a fare il ritmo: prima il Team Ineos, poi David Gaudu, compagno di squadra di Pinot e infine prima De Plus e poi Bennett della Jumbo-Visma. Piano piano la davanti sono rimasti sempre meno: prima Porte, poi Mas e Valverde, successivamente Fuglsang assieme ad Uran, fino al colpo di scena: Geraint Thomas è rimasto indietro nell’ultimo chilometro. Giornata negativa per il campione in carica.

Nel gruppo maglia gialla sono rimasti solo Pinot, Alaphilippe, Buchmann, Landa, Kruijswijk e Bernal. Sono stati loro, nell’ultimo chilometro, a giocarsi la tappa, tra una marea di gente che ha acclamato incessantemente i loro beniamini. Landa è andato un minimo in difficoltà, Pinot è scattato e non l’ha preso più nessuno. Il francese della Groupama ha trionfato con 6” su Alaphilippe e Kruijswijk, 8” su Bernal e Buchmann, 14” su Landa, 30” su Uran, 36” su Thomas, 38” su Barguil e 53” su Fuglsang.

Tour de France 2019: la nuova classifica

La nuova classifica del Tour de France vede primo Alaphilippe, 2° Thomas a 2’02”, 3° Kruijswijk a 2’14”, 4° Bernal a 3′. 5° Buchmann a 3’12”, 6° Pinot a pari tempo col tedesco, 7° Uran a 4’24”, 8° Fuglsang a 5’22”, 9° Valverde a 5’27” e 10° Mas a 5’38”.

È un Tour bellissimo perché pieno zeppo di salite e con tanto equilibrio. Domani è in programma la 15a tappa, con arrivo in salita a Prat d’Albis.

Tour de France 2019: Alaphilippe, il prototipo del corridore polivalente

Alaphiippe sta portando avanti qualcosa di eccezionale: ha fatto una straordinaria primavera, vincendo Strade Bianche, Milano-Sanremo e Freccia-Vallone. Attualmente sembra non conoscere limiti e va fortissimo su ogni terreno: volata, pavé, collina, lunghe salite, cronometro. Oggi sembrava addirittura non voler vincere per fare un piacere al connazionale Pinot. È da tanti anni che non si vedeva un corridore così completo e capace di eccellere su ogni terreno. Se vincesse questo Tour de France, avremmo qualcuno di molto simile a Merckx, seppur ovviamente con le dovute proporzioni del caso.