Maran si gode il suo centrocampo: “Nainggolan una belva, Nandez tenace”

Pubblicato il 15 Agosto 2019 alle 16:50 Autore: Lorenzo Annis

Maran si gode il suo centrocampo: “Nainggolan una belva, Nandez tenace”

Una delle squadre che meglio si sta muovendo in questa sessione estiva di calciomercato è sicuramente il Cagliari. Il club sardo, dopo l’importante cessione di Barella all’Inter in giugno, ha ricostruito la mediana con gli innesti di Marko Rog da Napoli, Radja Nainggolan dalla stessa Inter e Nahitan Nandez dal Boca Juniors.

Mica male dunque la situazione per Rolando Maran, tecnico dei rossoblu che sulla panchina sarda si appresta a vivere la seconda stagione. Durante la prima il rendimento del suo Cagliari è stato altalenante, ma tutto sommato positivo e sicuramente migliore rispetto a due anni fa quando, sotto la guida di Rastelli prima e Lopez poi, il sodalizio isolano ha rischiato la retrocessione in cadetteria.

L’ex tecnico del Chievo ha parlato in esclusiva a La Gazzetta dello Sport, rilasciando dichiarazioni importanti circa i nuovi acquisti e la nuova stagione, ormai pronta a partire con la sfida di Coppa Italia contro il suo recente passato veronese.

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Le parole di Maran

Queste le sue parole sul nuovo centrocampo e le prime impressioni: “Rog è qui per ribaltare l’azione e dare spinta. Sarà uno dei nostri motori. Nandez mi ha colpito per la tenacia e la positività. Di Nainggolan sapevo cosa può dare ma vederlo in allenamento lascia basiti: una belva con il calcio in testa. Può fare tutto molto bene”.

L’obiettivo resta lo stesso: “Il focus è la salvezza. Marko, Nahitan e Radja si sono messi a disposizione e hanno voluto il Cagliari. Con questo approccio soffriremo meno”.

Cagliari che per l’inizio campionato dovrà fare a meno di Cragno, infortunatosi da poco in amichevole: ” L’infortunio di Alessio mi ha toccato il cuore. Tornerà più forte di prima così come a breve riavremo Castro”.

Tanto spazio anche ai valori del club, vicino al centenario: “La continuità, i valori, l’impegno a Cagliari valgono doppio. Il club va verso i cento anni e il mezzo secolo dallo scudetto: sarebbe folle non capitalizzare appartenenza e valori con i nuovi”.

Infine, qualche parola anche sull’addio di Barella: “Nicolò ha conquistato sul campo quel che merita. Crescerà ancora e competerà ad alti livelli. Lo tiferemo in Nazionale. All’Inter sarà decisivo, meglio se dopo che giocano con noi”.

L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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