Mancini: “In A il ritmo può crescere. Balotelli ha tanto da dare se vuole”

Pubblicato il 18 Agosto 2019 alle 13:21 Autore: Lorenzo Annis
Mancini: “In A il ritmo può crescere. Balotelli ha tanto da dare se vuole”

Fra poche settimane anche lui tornerà a sedersi in panchina dopo tre mesi di astinenza. Stiamo parlando del CT della nazionale Roberto Mancini, che ad inizio settembre tornerà per gli impegni di qualificazione verso gli europei 2020.

Sarà una stagione fondamentale per la selezione azzurra, che come primo obiettivo ha quello di strappare il pass per la prossima rassegna continentale e dimenticare così il flop della mancata qualificazione al mondiale russo.

Mancini è stato intervistato in esclusiva da La Gazzetta dello Sport e ha parlato anche del suo figliol prodigo Mario Balotelli.

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Le parole di Mancini

Il CT ha qualche consiglio per il miglioramento del nostro campionato:Non possiamo pretendere il ritmo della Premier, quella è roba solo loro: sono abituati così da sempre, gioco molto più veloce e con meno interruzioni. Da noi il ritmo può crescere e dobbiamo capire che la qualità tecnica è indispensabile. Però stiamo facendo progressi“.

Anche per lui non è giusto che il mercato chiuda dopo l’inizio del campionato:Se la stagione inizia a luglio e il mercato finisce all’inizio di settembre, per un allenatore è un casino. Aspetti giocatori, mentre ne fai giocare uno te ne arriva un altro e magari quello se ne va. In Inghilterra sono più pratici, però si potrebbe trovare almeno una via di mezzo. Ma è un po’ come il discorso di anticipare il campionato: ne parliamo da tanto tempo… Si fa quel che si può“.

Mancini “striglia” Mario Balotelli e spera possa tornare a grandi livelli:Il paradosso è che a 29 anni e per il secondo anno di fila, a meno di dieci giorni dall’inizio del campionato non avesse ancora la certezza assoluta di una squadra. Non ha fatto una preparazione, non si è allenato regolarmente: deve riflettere, non è normale. Non era questione di Italia o di Brasile, ma di trovare una squadra, finalmente. E se sarà una buona soluzione non dipenderà dal Brescia, ma da lui: magari giocando più vicino a casa si sentirà più tranquillo, ma non basterà. Io gli voglio bene, ma per lui non posso fare più niente, deve pensare che è nel pieno della sua carriera e che ha ancora tanto da dare. Se vuole“.

La Juventus è favorita anche quest’anno per lo scudetto:La Juve in assoluto è la più forte, non dimentichiamo che vince da otto anni e si è pure rinforzata. Anche l’Inter, ma la Juve non è stata ferma. E come vice Juve vedo pericoloso il Napoli: ha gli stessi giocatori che ormai giocano insieme da anni, mentre l’Inter ne ha già cambiati 4-5 e perde giocatori importanti come Icardi e Perisic. Andrà valutata dopo un po’ di tempo, ma di sicuro sta migliorando. Per ora metto in fila Juve, Napoli e Inter“.

L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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