Huawei Mate 30 Pro: recensione e scheda tecnica, la parte fotografica

Pubblicato il 30 Settembre 2019 alle 15:03 Autore: Francesco Somma
Huawei Mate 30 Pro: recensione e scheda tecnica, la parte fotografica

È stato presentato durante un evento dedicato a Monaco di Baviera. Mate 30 Pro sarà sicuramente in grado di competere con tutti i top di gamma ma ha un grosso problema. Questo smartphone verrà venduto senza il pacchetto servizi Google, ragion per cui non sarà possibile installare le applicazioni più famose, al momento non presenti nell’Appgallery di Huawei. Scopriamo dunque non solo le caratteristiche tecniche e il comparto fotografico ma anche il metodo scelto dall’azienda cinese per ovviare a questo problema.

Huawei Mate 30 Pro: come installare servizi Google con fonte esterna

Ovviamente a tutto c’è una soluzione. Esiste, praticamente, un installer la cui provenienza è sconosciuta ma la cui attendibilità dovrebbe essere abbastanza buona. Senza bisogno di alcun riavvio, questo installer vi permetterà di caricare i servizi google sul vostro smartphone. Questo passaggio vi permetterà di avere app importanti, considerate oggi, negli smartphone, come imprescindibili. Come abbiamo già detto non possono esserci rassicurazioni circa la fonte dell’installer e circa il file stesso. Dai primi test però emerge che tutto funziona come dovrebbe.

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Huawei Mate 30 Pro: la grande qualità del comparto fotografico

Lo smartphone ha raccolto grande simpatia negli ambienti della telefonia, tanto che ha raggiunto il punteggio di 121 punti anche per la sua fotocamera. Il comparto fotografico dell’azienda cinese è considerato ad oggi, uno dei migliori per smartphone. Nell’halo ring, il modulo di forma circolare che ospita la Supersensing Camera, ci sono 4 sensori, il primo sensore è da 40 megapixel, si occupa della stabilizzazione ottica, dell’autofocus e del rilevamento di fase, il secondo sensore è sempre da 40 megapixel, è una lente ultra-grandangolare. Ci sono poi gli altri due sensori, il terzo è una lente da 8 megapixel, ha un teleobiettivo e lo zoom ottico 3X. C’è infine il quarto sensore, da 2 megapixel, il cosiddetto Time of Flight, per il rilevamento della profondità. Per l’esecuzione degli algoritmi di intelligenza artificiale, il Mate 30 Pro si affida al Kirin 990, ultima versione rilasciata del SoC.

Francesco Somma

L'autore: Francesco Somma

Classe 1994, laureato in SPRI e attuale studente di Politiche per lo Sviluppo e Cooperazione Internazionale all'UniSA. Credo nel potere delle parole e nella politica come strumento per migliorare il mondo.
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