Rocco Hunt: Ti volevo dedicare. Testo canzone e significato

Pubblicato il 22 Ottobre 2019 alle 15:28 Autore: Guglielmo Sano
Rocco Hunt: Ti volevo dedicare. Testo canzone e significato

Il rapper Rocco Hunt sta vivendo un momento d’oro, è proprio il caso di dirlo. Il pezzo “Ti volevo dedicare”, a cui hanno partecipato anche J-Ax e Boomdabash, è singolo d’oro come “Ngopp’ a Luna”.

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Rocco Hunt: un momento d’oro

Il nuovo disco di Rocco Hunt “Libertà” scala i vertici delle classifiche, mentre i due singoli “Ngopp’ a luna” e “Ti volevo dedicare” sono riusciti a superare le vendite di “Maledetto Sud”, brano che il rapper ha cantato insieme a Clementino.

Voglio dedicare questo grande risultato alla mia famiglia, a mia moglie e mio figlio, non è la prima volta che un mio album finisce tra i primi ma sicuramente questa è la volta più importante. Mi hanno detto che ero finito ma adesso festeggio la mia rinascita” il messaggio che Rocco Hunt ha affidato ai suoi profili social e probabilmente, al di là dell’apparenza romantica del testo, ha voluto trasmettere anche con il suo ultimo singolo “Ti volevo dedicare”.

Il testo di “Ti volevo dedicare”

Ho una cosa da dirti da tempo
Ma non ho mai trovato il momento
Potrei farlo qui, non mi importa se
Questa gente mi guarda ridendo
Giuro l’altra notte è stato bello
Non esci più dal mio cervello
Non basterebbe un solo anello
Tu vali più di ogni gioiello

E chissà se
Quando parti poi ritorni qui da me
Dimmi se
Questo sentimento vale anche per te
Balla finché
Rimanendo ad occhi chiusi
Mi dai un bacio e poi ti scusi
Resta qui solo un secondo in più perché

Ti volevo dedicare, mille canzoni scritte
Una chitarra da accordare, in quelli notti
Fino a quando sale sale il sole e perdi il conto delle ore
Ti volevo dedicare quello che provo e non so cos’è
Quello che provo

Non diciamo per sempre perché mai nulla dura in eterno
Se credi troppo nei sogni poi ti risvegliano sul più bello
Tutto sembra un déjà vu
Mille parole alla TV
Coca Cola e Malibu
Balliamo come una tribù

E chissà se
Quando parti poi ritorni qui da me
Dimmi se
Questo sentimento vale anche per te
Balla finché
Rimanendo ad occhi chiusi
Mi dai un bacio e poi ti scusi
Resta qui solo un secondo in più perché

Ti volevo dedicare, mille canzoni scritte
Una chitarra da accordare, in quelli notti
Fino a quando sale sale il sole e perdi il conto delle ore
Ti volevo dedicare quello che provo e non so cos’è
Quello che provo

Non so fare serenate sere nere a Asereje
Non seguo la moda ma ritorno, vinile
Non so se Maradona era meglio di Pelé
Ma il calcio femminile è di sicuro più virile
Donne contro maschi, servono entrambi
Anche se diversi come gli occhi degli Husky
Amo gli incostanti, parti come Heidi
Ti spogli come Miley, tutta fatta come Billie Eilish
Quando sei vicina sei polemica (oh)
Quando sei lontana sei l’america
Fai scorrere sangue nella mia vena poetica
Come Lucio Dalla parte una mia mano che ti fa una dedica
Penso a te e le parole escono in metrica
È facile trovarle come l’erba su Telegram
Qui le bugie sono in vendita
E tu sei il siero della verità, meglio del Pentotal

La sensazione che a volte mi sale
E che stiamo bene come spiagge e maree
Come barche all’orizzonte, ci perdiamo tra le onde
Bene e male si confonde, tra le nostre ombre

Fino a quando sale il sole, perdi il conto delle ore
Ti volevo dedicare quello che provo e non so cos’è
Quello che provo non so cos’è
Ti volevo dedicare quello che provo e non so cos’è

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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