Erika Lucchesi morta in discoteca: tre indagati per spaccio di stupefacenti

Pubblicato il 25 Ottobre 2019 alle 12:44 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino
Erika Lucchesi morta in discoteca: tre indagati per spaccio di stupefacenti

Ben tre persone sono state inserite nel registro degli indagati per la morte della diciannovenne Erika Lucchesi, deceduta a causa di un malore dovuto ad un mix di alcool e droghe. L’adolescente si trovava in una discoteca di Sovigliana Vinci insieme ad alcuni amici per la serata di apertura di un noto locale. Dalle prime indagini sembrerebbe che il gruppo di ragazzi avesse acquistato alcune pasticche di ecstasy a Livorno, loro paese di origine, per poterle utilizzare una volta entrati all’interno del disco club.

Sotto inchiesta si trovano il rappresentante legale del locale, un amico della vittima e il presunto spacciatore, al momento solo identificato.

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Erika Lucchesi morta in discoteca: la diciannovenne era in compagnia di alcuni amici, la vicenda

Erika Lucchesi, la notte tra sabato 19 e domenica 20 ottobre, si sarebbe recata in una nota discoteca di Sovigliana Vinci per trascorrere una serata di divertimento insieme ai suoi amici. Secondo alcuni testimoni, Erika avrebbe consumato quattro pasticche di droga sciolte nell’alcool e, dopo alcune ore si sarebbe lamentata di un forte dolore al petto. In poco tempo la diciannovenne si è accasciata a terra e il suo cuore ha smesso di battere in seguito ad un arresto cardiaco.

Erika Lucchesi morta in discoteca: le indagini della Procura e il locale sotto sequestro

La Procura di Firenze, che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, è in attesa nelle ultime ore dei risultati dell’autopsia, la quale saprà dire quali sono state le reali cause del decesso.

Il locale di Sovigliana Vinci, all’interno del quale Erika Lucchesi ha perso la vita, era già noto alle forze dell’ordine. Esattamente un anno fa, in seguito alla consueta festa in occasione di Halloween, la discoteca era stata posta sequestro per aver superato il numero di clienti che la struttura poteva contenere. All’interno del guardaroba del locale, inoltre, era stata rinvenuta un’ingente quantità di droga sintetica.

L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
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