Gli Uomini d’Oro: trama, cast e anticipazioni. Quando esce al cinema

Pubblicato il 5 Novembre 2019 alle 11:10 Autore: Daniele Scotti
Gli Uomini d’Oro: trama, cast e anticipazioni. Quando esce al cinema

Gli uomini d’oro arriverà nelle sale il 7 Novembre ed è la seconda pellicola cinematografica di Vincenzo Alfieri, che ritorna in cabina di regia dopo I Peggiori, scegliendo un cast di prim’ordine capitanato da Fabio De Luigi, Edoardo Leo e Giampaolo Morelli, tre nomi di spicco nel panorama italiano.

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Gli uomini d’oro: La Trama e il Cast completo

Gli uomini d’oro è un noir tutto italiano ispirato a una storia realmente accaduta. Torino 1996: Il protagonista è un semplice impiegato postale di nome Luigi (Giampaolo Morelli), che sogna di trascorrere il resto della sua vita in Costa Rica, un luogo da favola per una vita da favola. Nel frattempo, però, continua a lavorare e a dedicarsi a due delle sue più grandi passioni: il lusso sfrenato e le donne. L’occasione per cambiare vita ce l’ha proprio sotto gli occhi o, meglio, dietro le spalle. Tutti i giorni Luigi fa da autista per un furgone portavalori, una tentazione che può trasformare chiunque in un criminale. Per realizzare il suo colpo perfetto che ha ideato, però, dovrà rinunciare alla splendida Anna (Matilde Gioli), una ragazza sexy e affascinante. Luigi è pronto a tutto ma non può realizzare il colpo da solo così mette in piedi una banda formata da: il suo migliore amico Luciano (Giuseppe Ragone) un postino in pensione, il suo collega Alvise (Fabio De Luigi), Il Lupo (Edoardo Leo), un ex pugile di poche parole ma tanti muscoli e a completare la banda di ladri troviamo Boutique, un sarto d’alta moda che conduce una doppia vita. Il piano si trasformerà, da un colpo semplice e senza troppi inconvenienti, in un noir metropolitano dove ognuno cercherà di intascare tutto il bottino per sé.

Gli uomini d’oro sarà nelle sale dal 7 Novembre 2019 distribuito da 01 Distribution. Il film è ispirato a fatti realmente accaduti e la storia è stata riportata dal giornale “La Repubblica” nel 1996 dal giornalista Meo Ponte, il quale diceva: “Se ne facessero un film comincerebbe come I Soliti Ignoti di Monicelli e finirebbe come Le Iene di Tarantino”.